7. Redentoristi
I redentoristi hanno avuto il merito non solo di continuare in questo ministero, ma anche di studiarlo.
Pur non trascurando il contributo degli altri validi studiosi, come Meiberg, Van Delft, Ricci, Coste1, credo che chi abbia mag giormente pubblicato sull’argomento sia Giuseppe Orlandi2.
Egli ha contestato l’affermazione di una situazione fiorentissima della missione napoletana. C’erano molte comunità che facevano delle missioni, ma non si può dire che le varie iniziative potessero definire una Chiesa in stato di missione. Specialmente nelle campagne la vita religiosa aveva bisogno urgentissimo delle missioni, come osservava Benedetto XIV3. Per questo l’operazione chirurgica della soppressione dei conventini operata da Innocenzo X venne corretta favorendo l’insediamento dei passionisti e dei redentoristi. La prima casa dei redentoristi sorse, infatti, su un antico convento soppresso degli agostiniani, a Scala.
Venendo alle missioni, l’autore accetta con cautela la distinzione della missione in catechistica e penitenziale. Il fatto che poi Leonardo da Porto Maurizio preferisse un metodo eclettico, la “via di mezzo”, dimostra che di fatto i due metodi coesistevano4.
Una domanda che viene posta è relativa alla dipendenza della missione dal fondatore. In altri termini la missione fu redentorista o alfonsiana? Orlandi parla piuttosto di una missione redentorista, nel senso che essa ebbe apporti dall’esterno (Propaganda, pii operai), senza che mai venisse meno la creatività dei singoli. Si può parlare di un pluralismo di metodi, di una sapiente capacità di adattamento alle circostanze concrete dei luoghi delle missioni. Ogni strategia missionaria doveva essere collaudata sul campo, era questo il principio che il fondatore diede ai suoi figli. Essi l’attuarono insistendo molto sull’oratoria “apostolica” fatta su un impianto molto curato di temi, che miravano alla conversione. Due erano i mezzi che dovevano prolungare l’efficacia della missione: la pratica della vita devota e la rinnovazione dello spirito.
- Cfr. A. MEIBERG, Historiae missionis; M. VAN DELFI, La mission paroissiale; V. Ricci, La missione tradizionale; J. COSTE, Missioni nell’Agro romano nella primavera del 1703, in «Ricerche per la Storia Religiosa di Roma» 2 (1978) 165-223.
- I lavori che l’autore ha pubblicato sono: G. ORLANDI, Informazione sulle missioni della congregazione di Gesù Salvatore di Firenze 1699, in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 20 (1972) 373-385; ID., L.A. Muratori e le missioni di P Segneri jr, in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 20 (1972) 158-294; ID., La corte estense e le missioni di Modena di P. Segneri jr (1712), in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 21 (1973) 402-424; ID., Missioni parrocchiali e drammatica popolare, ín «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 22 (1974) 313-348; ID., Associazioni missionarie per le diocesi venete nella metà dell’Ottocento, in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 22 (1974) 349-414; ID., Missioni parrocchiali predicate a Cento al tempo di Girolamo Baruffaldi, in Girolamo Baruffaldi (1675-1755). Atti del convegno nazionale di studi nel terzo centenario della nascita, Cento 5-8 dic. 1975, Cento 1977, 867-882; ID., Benedetto XIII, S. Alfonso M. de Liquorie i redentoristi, ín «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 27 (1979) 279-297; ID., Il conte G.B. Scalabrini (1677-1748) ultimo del ramo modenese della famiglia, in Giuseppe Antenore Scalabrini e l’erudizione ferrarese nel ‘700. Atti del convegno nazionale di studi, Ferrara 14-16 aprile 1978, Ferrara 1979, 455-469; ID., Il contributo del clero diocesano: la congregazione del SS. Crocifisso e di S. Vincenzo de’ Paoli di Cortona (1842), in Missioni al popolo per gli anni ’80. Atti del convengo nazionale, Roma 2-7 febbraio 1981, Roma 1981, 601613; ID., La congregazione missionaria di Gesù Crocifisso e di S. Vincenzo de’ Paoli di Cortona. 1842, in «Spicilegium Historicum Congregatíonis SS.mi Redemptoris» 29 (1981) 109-241; ID., Giambattista Cavazzuti (1750-1799). Tre lettere inedite su missioni ed esercizi spirituali, in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 32 (1984) 401-425; ID., La missione popolare redentorista ín Italia dal Settecento ai giorni nostri, in «Spicilegium Historicum Congregationís SS.mi Redemptoris» 33 (1985) 511-41; ID., Metodologia missionaria e religiosità popolare. Le missioni dei redentoristi tra Sette e Ottocento: p. Vincenzo Gagliardi (1763- 1841), in Incontri di Campolattaro, Campolattaro 1987 (Studi e documenti per la storia del Sannio, 4), 41-85; ID., Rapporto tra S. Alfonso e il ven. Domenico Lentini. Attività dei redentoristi in Basilicata tra Sette e Ottocento, in «Spicílegium Hístoricum Congregationis SS.mi Redemptoris» 35 (1987) 53-82; ID., La mission redemptoriste au XVIII siècle, in Alphonse de Liguori pasteur et docteur, Paris 1987, 65-92; ID., S. Alfonso Maria de Liguori i laici e la fondazione della congregazione dell’Addolorata (o dei «Rossi») di Procida, in «Lateranum» 55 (1989) 1-68; ID., S. Alfonso Maria de Liguori e l’ambiente missionario napoletano nel Settecento: la compagnia di Gesù, in «Spicilegium Historicum Congregationis SS.mi Redemptoris» 38 (1990) 5-195; ID., Gli “exempla” in S. Alfonso, in Santità e agiografia. Atti dell’VIII congresso dell’Associazione dei Professori di Storia della Chiesa in Italia, Terni 12-15 settembre 1988, Genova 1991, 113-128; ID., L’uso degli “exempla” in S. Alfonso Maria de Liguori. Note di storia della letteratura religiosa dell’età moderna, in «Spicilegium Historicum Còngregationis SS.mi Redemptoris» 39 (1991) 3-39; ID., Vera e falsa santità in alcuni predicatori popolari e direttori di spirito del Sei e Settecento, ín Finzione e santità tra medioevo ed età moderna. Convegno internazionale di studio, UdineCividale del Friuli, 25-28 ottobre 1989, Torino 1991, 435-463; ID., I redentoristi napoletani tra rivoluzione e restaurazione, in Il Mezzogiorno e la Basilicata fra età giacobina e il decennio francese. Atti del convegno dell’Associazione per la Storia Sociale del Mezzogiorno e dell’Area Mediterranea, Maratea 8-10 giugno 1990, Venosa 1992, 219-245; ID., La caduta di un «angelo»: M.A. Capelli, P Segneri e L.A. Muratori. Atti della I giornata di studi muratoríani Vignola 23 marzo 1991, Firenze 1992, 147-172; ID., La missione popolare in età moderna, in Storia dell’Italia religiosa, a cura di A. VAUCHEZ, G. DE ROSA, T. GREGORY, II: L’età moderna, Bari-Roma 1994, 419-452.
- Gravissimum supremi apostolatus (8 settembre 1745), in Bullarium, I, Venezia 1778, 248, cit. in La missione, 327.
- Cfr. S. GOBI, Un perfetto imitatore di S. Francesco nel sec. XVIII: S. Leonardo da Porto Maurizio, in «Studi Francescani» 80 (1983) 358.